Dal 23 al 28 Ottobre 2023 a Padova, si è tenuto il DIGITALmeet, il più grande festival italiano sull’alfabetizzazione digitale organizzato dalla Fondazione Comunica e ICenter Tag Padova.
L’obiettivo principale, in queste quattro giornate, è stato quello di diffondere una cultura digitale alla portata di tutti, facendo comprendere come il digitale possa rappresentare un indiscutibile vantaggio competitivo in grado di semplificare la vita e migliorare l’economia grazie all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale, ponendo la persona sempre al centro.
L’edizione di quest’anno punta l’accento sulle ultime novità in fatto di alfabetizzazione digitale: l’IA e le sue applicazioni, dalla medicina alla neuroscienza, dalle relazioni sociali al digital marketing.
E poi, un giro nei continenti fino all’Asia per scoprire quali sono le differenze tra l’IA occidentale e quella dell’est del mondo; il metaverso, questo luogo che rende tutto possibile.
L’utilizzo di strumenti e sistemi di Intelligenza Artificiale ha cominciato ad entrare nelle imprese e oggi è riconosciuto come fattore imprescindibile per far crescere il business e generare valore, ma dall’altra parte pone questioni importanti sulla sicurezza dei dati personali e della responsabilità etica.
Il Senatore dell’Udc Antonio De Poli afferma “Per il Governo e per la maggioranza del Centrodestra, l’educazione digitale è una priorità: sono stati stanziati 3 milioni nel biennio 2023-2025. È un primo passo, importante, che va certamente nella giusta direzione. Serve un Piano strategico per lo sviluppo dell’alfabetizzazione informatica nella popolazione adulta.”
Gianni Potti, fondatore del DIGITALmeet, ha tranquillizzato i catastrofisti:
“La tecnologia passa sempre, mentre l’uomo resta.” ha detto e citando il professor Sperduti ha sottolineato: “Spesso il problema è capire se l’intelligenza ha capito. Piuttosto” – ha osservato Potti – “è la velocità della comunicazione, guidata da grandi sistemi e gruppi produttivi, che stabilisce, ogni giorno, l’agenda collettiva e quindi impone a tutti di cosa dobbiamo occuparci. E per attirare l’attenzione bisogna andare sempre più veloci.” “L’Intelligenza artificiale, in senso lato”, ha aggiunto Potti, “non ha ‘comportamenti di circostanza’ come l’essere umano e dunque non c’è da aver paura. Bisogna saper correre, questo sì. Internet ha poco più di 30 anni. I social intorno ai 15 anni. ChatGPT poco più di qualche anno e sembra anche già vecchio.”
“Ciò che è importante – ha concluso il fondatore di DIGITALmeet – è che il digitale è totalmente pervasivo e in ambiti come la salute, la ricerca, l’educazione è fondamentale per la nostra civiltà. Questo è il vero punto. Ecco perché diciamo che le competenze digitali sono diventate vere e proprie competenze di cittadinanza.”